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Autore
Guiducci, Anna

Titolo
Le società in house nel vigente ordinamento
Periodico
Azienditalia (Online)
Anno: 2024 - Volume: 31 - Fascicolo: 7 - Pagina iniziale: 884 - Pagina finale: 888

L’in house providing, o affidamento diretto, consiste nell’autoproduzione di beni, servizi e lavori da parte della Pubblica Amministrazione, che pertanto li acquisisce direttamente da una società formalmente privata di cui ha il controllo, senza ricorrere al mercato. Con la sentenza Teckal del 1999 (C-107/98) la Corte di Giustizia Europea ha individuato per la prima volta i requisiti minimi per l’affidamento diretto di beni servizi e lavori. È solo con il Testo Unico sulle Società Partecipate (D.Lgs. n. 175/2016) che tali requisiti vengono codificati in legge, e si provvede a perimetrarne l’ambito di applicazione. Se il nuovo codice dei contratti pubblici (D.Lgs. n. 36/2023) introduce il principio di autoorganizzazione amministrativa, secondo il quale ogni ente dispone della massima autonomia nello stabilire le modalità attraverso cui garantire l’esecuzione di lavori o la prestazione di beni e servizi alla propria collettività, nei servizi di interesse economico generale, la scelta del modello in house impone invece di dare conto delle ragioni del mancato ricorso al mercato ai fini di un’efficiente gestione del servizio, illustrando, anche sulla base di atti e indicatori specifici.




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