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Autore
Allegri, Maria Romana

Titolo
Il futuro digitale dell'Unione europea: nuove categorie di intermediari digitali, nuove forme di responsabilità
Periodico
Rivista italiana di informatica e diritto
Anno: 2021 - Volume: 3 - Fascicolo: 2 - Pagina iniziale: 7 - Pagina finale: 23

Il “pacchetto digitale” proposto dalla Commissione europea a dicembre 2020 segna l’affermazione dell’Unione come centro di potere sovrano sull’ambiente digitale, non solo rispetto alle grandi imprese multinazionali che gestiscono il flusso di informazioni in Internet, ma anche rispetto agli Stati nazionali, i quali vanno via via perdendo la possibilità di disciplinare in modo autonomo i fenomeni che avvengono online. Per realizzare tale obiettivo, la Commissione europea si è mossa principalmente lungo tre direttrici: 1) il data sharing per lo sviluppo di sistemi di intelligenza artificiale; 2) un maggiore controllo sui gatekeeper (cioè sulle piattaforme digitali in grado di condizionare l’accesso al mercato) onde evitare che essi possano abusare della loro posizione dominate; 3) una maggiore responsabilizzazione degli intermediari digitali per i contenuti prodotti e diffusi dagli utenti finali dei loro servizi, prestando particolare attenzione alle piattaforme di grandi dimensioni. Viene così scardinato il principio della neutralità del provider, sancito dalla direttiva europea sul commercio elettronico risalente al 2000. Attraverso la riaffermazione della propria “sovranità digitale” l’Unione europea sembra voler rivendicare la sua natura di spazio di libertà e di diritti, in grado di assicurare una governance antropocentrica e personalista dell’innovazione



SICI: 2704-7318(2021)3:2<7:IFDDEN>2.0.ZU;2-8
Testo completo: https://www.rivistaitalianadiinformaticaediritto.it/index.php/RIID/article/view/77/58

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