Autori
Giorgi, AndreaMineo, LeonardoTitolo
"L'idea di Trento è accantonata". Progetti d'istituzione di corsi universitari in Trentino-Alto Adige tra centrismo e centro-sinistra (1952-1962)Periodico
Annali di storia delle università italianeAnno:
2018 - Volume:
22 - Fascicolo:
2 - Pagina iniziale:
207 - Pagina finale:
222Negli anni Cinquanta, in un Trentino non certo ricco, sotto l'egemonia del partito cattolico cova una vivace dialettica generazionale tra «vecchi popolari» centristi e più intraprendenti «giovani democristiani ». In questa terra, che conta il minor numero di analfabeti d'Italia ma anche una delle più basse percentuali di laureati, s'incrociano - all'apparenza confusi e disordinati - numerosi tentativi di rendere il capoluogo una città universitaria. L'Università Cattolica di Agostino Gemelli e quelle statali di Padova e Bologna si contendono la possibilità di aprire loro sezioni a Trento, mentre il Ministero dell'Istruzione sogna un'università statale distribuita tra i due capoluoghi di una regione che, scontando l'eccessivo Trento-centrismo del secondo dopoguerra, sta ormai per dissolversi nelle due province autonome. A fare piazza pulita di queste molteplici piste sarà la mano ferma del giovane e grintoso democristiano Bruno Kessler, eletto presidente della Provincia di Trento nel dicembre 1960. Mentre a Roma si è dimesso il governo Tambroni e Fanfani guida quello che sarebbe divenuto il governo delle «convergenze parallele», l'elezione di Kessler è sintomatica del cambio di passo che la politica trentina sta per compiere.
SICI: 1127-8250(2018)22:2<207:"DTÈAP>2.0.ZU;2-O
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