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Autori
Croce, Davide
Porazzi, Emanuele
Foglia, Emanuela
Garagiola, Elisabetta
Ferrario, Lucrezia
Marinelli, Sissi
Cartia, Francesco
Scaperrotta, Gianfranco

Titolo
Analisi di budget impact dei percorsi di screening del tumore alla mammella: quali tecnologie sanitarie utilizzare per l'ottimizzazione?
Periodico
Università Cattaneo research reports
Anno: 2018 - Fascicolo: 2 - Pagina iniziale: 1 - Pagina finale: 43

Oggi in Italia, una donna su otto si ammala di tumore alla mammella nel corso della sua vita, con un'incidenza di circa 48.000 nuovi casi ogni anno (AIRC, 2013, Ministero della Salute, 2016). In questo contest o, la prevenzione, e tutto ciò che consentirebbe di diagnosticare il tumore in una fase ancora iniziale di sviluppo, è di primaria importanza. A tal proposito sono stati attivati percorsi di screening in tutto il contesto nazionale, spesso diversi a second a delle disponibilità interne delle aziende sanitarie stesse, dalle differenti visioni proposte dai respo n sabili di questo processo o dalle forme organizzative peculiari. Pertanto quale sia il percorso organizzativamente e gestionalmente migliore per le pa zienti non è un fatt o re chiaramente determinato e completamente evidente. A tal proposito, oggetto di questo lavoro di ricerca è la valutazione del potenziale ruolo dell'introduzione dello strumento diagnostico ABUS Invenia TM , indicato come una tecnologia aggiuntiva alla sola mamm o grafia per l'effettuazione dello screening del tumore al seno, in grado di rilevare più cancri rispetto alla mammografia tradizionale. Il presente report, dunque, propone, dopo aver definito uno scenario alternativo che prenda in consider a zione l'effettuazione di mammografia / di una ecografia e di un controllo con la tecnologia ABUS, i risultati derivanti da una Budget Impact Analysis a tre anni che confronti la situazione AS IS con uno scenario i n novativo, che prevede l'aggiunta di ABUS in affiancamento all'esame mammografico, nei programmi di screening organizzato, prendendo in considerazione non solo i costi propri della campagna di screening, ma anche i costi dei percorsi che affrontano successivamente le donne alle quali è sta to diagnosticato un tumore. La prima fase ha previsto un modello di studio interventistico, in collaborazione con la Fondazione IRCCS Istituto Nazionale dei Tumori, di modifica del percorso diagnostico di screening tradizionale, prevedendo l'effettuazione di esami con ABUS, al tradizionale controllo ecografico, con l'obiettivo di valutare l'efficacia della procedura innovativa, comprovandone la sua non - inferiorità, rispetto alle altre metodiche di screening. La seconda fase ha previsto la strutturazione di un modello di Budget Impact, assumendo il punto di vista del Servizio Sanitario Regionale Lombardo, considerando un orizzonte temporale di 12, 24 e 36 mesi. La popolazione presa in considerazione proviene da una valutazione dei dati di prevalenza e inciden za della patologia a disposizione all'interno del contesto regionale lombardo. Nella Budget Impact Analysis si sono considerati tre differenti percorsi di screening (AS - IS, IDEALE E TO BE) correlati alle tre tecnologie alte r native di mammografia, ecografia e ABUS Invenia TM alle quali è stata aggiunta la parte dei percorsi delle donne che hanno sviluppato tumore. Lo studio interventistico ha dimostrato come ABUS abbia riconosciuto tutti i tumori identificati anche dall'ecografia tradizionale, comprovando la non - inferiorità della metodica. Da un punto di vista economico, invece, l'introduzione di ABUS sia uno scenario ampiamente sostenibile, per il Servizio Sanitario Regionale, e che dovrebbe essere seriamente preso in considerazione dati i limiti esistenti ne i programmi di screening attualmente adottati. Nella fase di screening, complessivamente, nell'arco dei tre anni, lo scenario IDEALE è quello che assorbe più risorse (+41% rispetto al caso AS - IS) seguito dal caso TO BE (+39,5% rispetto al caso AS - IS). Nel la fase di presa in carico e cura del tumore, considerando globalmente i tre anni, è possibile notare come lo scenario TO BE sia quello economicamente più conveniente che permette un saving del 16% rispetto allo scenario AS - IS pari a più di 120 milioni di euro. Prendendo in considerazione entrambe le fasi, si è potuto osservare come l'assorbimento di risorse glob a le nei tre anni assume il valore più elevato nello scenario IDEALE (+2% rispetto allo scenario AS - IS), me n tre lo scenario TO BE è quello più econo mico ( - 13% rispetto allo scenario AS - IS), che permetterebbe un risparmio di più di 105 milioni di euro.



Testo completo: http://www.biblio.liuc.it/wp/rr2/rr2.pdf

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