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Autore
Gielis, Gert

Titolo
"Post exactam et diligentem examinationem". How the Leuven theologians condemned Luther's theses (1519): context, practices and consequences
Periodico
Annali di storia delle università italiane
Anno: 2017 - Volume: 21 - Fascicolo: 2 - Pagina iniziale: 121 - Pagina finale: 134

La bolla Exsurge Domine (15 giugno 1520) non fu la prima condanna dottrinale delle proposizioni sostenute da Martin Lutero. Un anno prima infatti le facoltà teologiche di Colonia e Lovanio avevano condannato formalmente gli scritti di Lutero, rispettivamente il 31 agosto e il 7 novembre 1519. Queste condanne erano state stampate insieme all'inizio del 1520. Lutero, molto infastidito da ciò, pubblicò presto una replica. Sebbene queste condanne abbiano costituito un passo significativo nell'ampliamento della frattura teologica, ricevettero solo una scarsa attenzione nella letteratura sul processo a Lutero. In questo articolo si tenterà di colmare questa lacuna inquadrandole nello sfondo medievale della censura accademica. Nell'esporre come la condanna degli scritti di Lutero venne elaborata e chi fu a farlo, si conclude che la condanna di Lutero fu essenzialmente un prodotto del conflitto tra scolastici e umanisti a Lovanio, dove la presenza di Erasmo creava una situazione di tensione. Sebbene il discorso sia incentrato essenzialmente sulla facoltà di Teologia di Lovanio, la prima a intraprendere il processo censorio, non saranno trascurati altri contesti. In tal modo si mostreranno anche il più ampio impatto dell'iniziativa di Lovanio e le sue drammatiche conseguenze.



SICI: 1127-8250(2017)21:2<121:"EEDEH>2.0.ZU;2-J
Testo completo: https://www.rivisteweb.it/download/article/10.17396/88310
Testo completo alternativo: https://www.rivisteweb.it/doi/10.17396/88310

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