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Autore
Zampetti, Giovanni

Titolo
Problemi di costituzionalità (e di conformità al diritto dell'Unione) della 'nuova' mediazione civile obbligatoria: diritto alla tutela giurisprudenziale e principio di proporzionalità.
Periodico
Diritto e società
Anno: 2014 - Fascicolo: 4 - Pagina iniziale: 773 - Pagina finale: 803 - Parte: SAGGI

Il contributo intende mettere in luce alcuni problemi di legittimità costituzionale e di conformità al diritto dell'Unione che interessano la disciplina della mediazione civile obbligatoria contenuta nel d.lgs.n.28 del 2010. In particolare, prendendo le mosse dai caratteri intrinseci dei mezzi alternativi di risoluzione delle controversie civili, si evidenzia come nell'ottica del legislatore nazionale la mediazione introdotta in attuazione della Direttiva 2008/52/CE sia concepita in prevalenza come strumento idoneo alla deflazione del contenzioso giudiziario. Dopo la sentenza n.272 del 2012 con la quale la Corte costituzionale ha dichiarato incostituzionali le disposizioni sulla mediazione obbligatoria per eccesso di delega, il legislatore ha reinserito il meccanismo della obbligatorietà con il d.l.n.69 del 2013 convertito, con modificazioni , in legge 98 del 2013 , riproponendo nella sostanza l'impianto della previgente disciplina. Nello specifico,infatti,la mediazione obbligatoria è stata nuovamente concepita come onerosa e per essere applicata ad una tipologia davvero ampia di controversie, a differenza delle forme settoriali di conciliazione obbligatoria già esistenti nell'ordinamento. Molti dei dubbi di costituzionalità che erano stati avanzati dalla dottrina, e che non sono stati direttamente affrontati dalla Corte costituzionale, si ripresentano pertanto rispetto alla nuova disciplina. In particolare, nel contributo, vengono evidenziati i profili di incostituzionalità e di incompatibilità con il diritto dell'Unione rispetto ai limiti alla compressione del diritto fondamentale alla tutela giurisdizionale ,con riguardo alla onerosità della mediazione obbligatoria e alla ipotizzata violazione del principio di proporzionalità- Sotto quest'ultimo profili si rinviene la possibilità dell'applicazione del principio attraverso un test abbastanza solido, tenuto conto degli orientamenti della Corte costituzionale, anche sulla base delle affermazioni contenute nella stessa sentenza n.272 del 2012, e della Corte di giustizia.



SICI: 0391-7428(2014)4<773:PDC(DC>2.0.ZU;2-3

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