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Autore
De Vergottini, Giuseppe

Titolo
Necessità, costituzione materiale e disciplina dell'emergenza.
Periodico
Diritto e società
Anno: 1994 - Fascicolo: 2 - Pagina iniziale: 217 - Pagina finale: 260 - Parte: SAGGI

Le situazioni di pericolo possono condurre alla eversione delle istituzioni di uno stato basato su principi di libertà e strutturato secondo il criterio di separazione dei poteri. Di fronte a tale rischio le costituzioni reagiscono in modo diverso , ma in linea di massima la tendenza dominane è quella di tentare di prevedere in anticipo le modalità dirette ad affrontare le emergenze sia interne che internazionali. La previsione tuttavia non può non escludere l'esigenza di ricorrere a modalità di tutela innovative che risultano quindi non prevedili in anticipo e che si giustificano in base alla fonte- fatto attualmente definita come necessità. Costantino Mortati, attendo analista della macchina dello stato, conoscitore della storia costituzionale e esperto utilizzatore dei dati emergenti dalla comparazione fra ordinamenti , ha studiato le emergenze sotto il profilo della sospensione dell'assetto ordinario dei poteri costituzionali e della libertà e della introduzione di ordinamenti derogatori, riconducendo gli "stati" di eccezione o di necessità alla matrice costituzionale, identificando gli interventi eccezionali con la salvaguardia della costituzione o meglio del su nucleo essenziale. Riaffiora anche in talo caso la concezioni della costituzione materiali. una delle più note costruzioni del pensiero di Mortati: la necessità si giustifica sulla base dei fini essenziali dell'ordimento , gli stessi sono alla base della costituzione materiale. Nel complesso Mortati valorizza sia l'apporto della concezione istituzionalista che di quella decisionista. Mortati sostiene in Assemblea costituente la preferenza per una disciplina costituzionale delle emergenze, convinto di estendere l'area delle garanzie per l libertà . Ritiene possibile la sospensione , ove necessario, anche in caso di mancata previsione preventiva. Scinde il problema della sospensione da quello della revisione costituzionale, secondo quindi la coincidenza degli organi abilitati alle due distinte previsioni. Dedica puntuale attenzione alla individuazione degli organi titolai delle competenze di crisi, allo studio delle modalità instaurativi e dei provvedimenti adottabili, trattando in particolare il dibattuto tema della estensibilità alle emergenze dell'articolo 77 della costrizione. Nel complesso l'analisi dell'Autore è ancora oggi largamente valida per una impostazione corretta del problema delle emergenze , con particolare riguardo a quelle interne e a quelle internazionali non riconducili al concetto giuridico di guerra internazionale. Il ricordo a interventi extra iuris ordine fondati sulla necessità rimane attuale essendo chiara la riconducibilità della esigenza primaria di conservazione dello stato e della sua comunità all'essenza stessa della costituzione, come Mortati ha puntualmente ricordaste. Nell'analizzare il contributo dell'Autore cosi coglie l'occasione per una riflessione sull'attuale stato della disciplina costituzionale e legislativa sull'emergenza in Italia, anche alla luce del più recente dibattito dottrinale.



SICI: 0391-7428(1994)2<217:NCMEDD>2.0.ZU;2-F

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