Autore
Grasso, Pietro GiuseppeTitolo
Contributo allo studio sulla prevenzione dello stato di emergenza: sul divieto costituzionale di riorganizzazione del disciolto Partito Fascista.Periodico
Diritto e societàAnno:
2002 - Fascicolo:
4 - Pagina iniziale:
517 - Pagina finale:
547Rilevanza per la teoria generale del diritto pubblico è da riconoscere nel divieto di " riorganizzazione , sotto qualsiasi forma , del disciolto partito fascista " , enunciato nella Costituzione (dip. XII) e confermato in apposite leggi eccezionali. Si può ricordare che in altri ordinamenti europei continentali , durante il secolo ventesimo in forza di esplicite statuizioni erano stati dichiarati " fuori legge" i partiti estremi, inconciliabili coi postulati del costituzionalismo liberaldemocratico. Quelle dichiarazioni, secondo autorevole insegnamento , erano state volute al fine istituzionale di pervenire ed evitare l'insorgere di condizioni estreme di disordine , storicamente designate con espressioni come stato di eccezione , necessità, emergenza ; condizioni cui non è dato provvedere coi rimedi previsti nelle leggi generali. Per i pericoli della sovversione politica si era quindi inteso evitare pure l'uso di provvedimenti del tutto straordinari, come pieni poteri e stato d'assedio . Si deve , per altro, osservare che il disegno di anticipare le temute azioni eversive, con la forza degli strumenti legali , non solo ha comportato restrizioni parziali dei diritti individuali , ma ha altresì dimostrato contraddizioni radicali rispetto ai principi essenziali del costituzionalismo.
SICI: 0391-7428(2002)4<517:CASSPD>2.0.ZU;2-2
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