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Autore
Gaslini, Michele

Titolo
Sull'efficacia giuridica della Carta del Lavoro.
Periodico
Diritto e società
Anno: 1999 - Fascicolo: 3 - Pagina iniziale: 379 - Pagina finale: 432

Al termine della prima Guerra Mondiale - in ragione della catastrofe che era seguita al conflitto totale - si venne ad imporre un generalizzato impulso a fare assurgere la disciplina dei rapporti economici ed i programmi intesi all'elevazione dei ceti meno abbienti ,ai massimi livelli della decisione politica della legislazione. la delineata tendenza ,sopratutto nei Paesi usciti sconfitti ed in quelli di nuova formazione, sorti sui territori degli Imperi ormai scomparsi - prescindendo dal particolare modello sovietico - venne a determinare la promulgazione di strumenti costituzionali lunghi, secondo il prototipo weimariano. In Italia, in ragione della perdurante vigenza dello Stato Albertino, l'orientamento più sopra cennato dovette seguire percorsi differenti, rispetto ad un classico procedimento di costituzionalizzazione in accezione documentale e formale,attraverso l'emanazione della Carta di lavoro, atto di un pubblico potere, non qualifica formalmente nel sistema delle fonti scritte del diritto positivo. Le numerose ed accurate ricostruzioni dogmatiche ( ed in particolar modo, quelle vertenti sui principi generali del diritto e sulla costituzione in senso materiale), volte conferire alla Carta del Lavoro un'efficacia giuridica all'interno dell'ordinamento giuridico del nostro Paese, nonché la conformazione al contenuto delle dichiarazioni a parte di quest'ultimo documento di tutto il rimanente corpus giuridico ad esso anteriore e successivo, parrebbero preludere - per teoria e per metodo - alle analoghe problematiche che si presentarono in Italia, successivamente alla promulgazione della vigente Costituzione.



SICI: 0391-7428(1999)3<379:SGDCDL>2.0.ZU;2-#

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