Accettata e condivisa la suddetta definizione di storia, l'importanza per l'apprendimento della storia della information literacy ci appare di conseguenza in tutta la sua immediata e indiscutibile evidenza, se la intendiamo come capacità di ricercare informazioni servendosi degli strumenti opportuni: chiunque di noi effettui una ricerca storica, a qualsiasi livello e per qualsiasi motivo, una volta definito l'oggetto del proprio lavoro, ha prima di tutto bisogno di sapere dove cercare, come cercare, con quali strumenti cercare informazioni su quell'oggetto, e di conoscere le caratteristiche e le regole proprie degli ambiti nei quali condurrà la propria ricerca (biblioteca, archivio, manuale, enciclopedia etc.), utili anche alla valutazione dell'attendibilità di quanto reperito.
E poichè indubbiamente l'informazione oggi passa anche attraverso il web, è altrettanto evidente che la ricerca storica, ovvero la ricerca di informazioni su avvenimenti che riguardano "gli uomini nel tempo" ( sia passato che presente) può e deve servirsi del web, se e nella misura in cui quest'ultimo può essere oggi una delle fonti di informazioni anche per l'eventuale oggetto della nostra attività di ricerca storica.
La necessità che gli studenti (e non solo) abbiano a disposizione strumenti e criteri per orientarsi nel "mare magnum" del web emerge con evidenza anche da una recentissima indagine dell'Osservatorio Permanente Contenuti Digitali (marzo 2007), la cui analisi è visionabile all'indirizzo http://www.univideo.org/cms/view.php?dir_pk=19&cms_pk=447 , oppure su http://www.osservatoriocontenutidigitali.it/leftmenu/Digitalgenerationascuola/tabid/554/Default.aspx ( in entrambi i casi, v.allegato in Power Point); dal momento che non sempre il sito dell'Osservatorio è raggiungibile una sintesi dell'indagine è anche su : http://www.sophia.it/app/WebObjects/News.woa/wa/site?art=36142&page=magazine&uid=CvYEdERGRfPAqAoF&srv=41&iss=16225 .