E non dimentichiamo il problema della conservazione.
Molti siti offrono fonti secondarie e fonti primarie digitalizzate interessanti, informazioni, comunicazioni, indirizzi utili per lo studente come per lo studioso di professione: tutte risorse che spesso però hanno appunto una "vita media" sul web piuttosto breve, e che prima o poi non troveremo più. Alcune stime parlano di una vita media delle pagine web che oscillerebbe tra i 44 e i 100 giorni, e di un 44% di siti non più raggiungibili nel giro di un anno.
Come affrontare questo problema?
La nostra risposta può consistere solo nell'archiviare, insieme ai siti più interessanti e affidabili,anche i documenti, i materiali e le informazioni che essi forniscono e che non vogliamo rischiare di perdere: non possiamo illuderci che siano sempre raggiungibili via internet. L'estensione delle memorie fisse e la comparsa di supporti di memoria mobili sempre più capaci ci aiutano in questo senso.
E' anche possibile recuperare pagine web rimosse attraverso il sito http://www.archive.org/, il quale attraverso un motore di ricerca ci consente di recuperare le pagine archiviate dalle istituzioni che sostengono questo progetto; ma non tutto viene ovviamente archiviato, e i "recuperi" a volte sono solo parziali: come nel caso di pagine recuperate in cui però accanto al testo non compaiono più le immagini!
Si dovrebbe conservare? Che cosa? Come? Perchè? Per chi? E soprattutto, ad opera di chi? Tutte domande che sono state già poste ma alle quali, in Italia e non solo, non sono state date tuttora vere risposte. Che invece sarebbero necessarie.