AbstractLa presente attività di ricerca si pone l’obiettivo di analizzare il consumo nella reale pratica clinica dei farmaci utilizzati per il trattamento di degenerazione maculare neovascolare legata all'età (AMD), di occlusione venosa retinica (RVO), di edema maculare diabetico (DME) e di neovascolarizzazione coroideale (CNV), nel percorso di cura dei pazienti affetti dalle suddette patologie oculari, sotto un profilo di appropriatezza della somministrazione di iniezioni intravitreali, comparando quindi la pratica clinica con quanto investigato all’interno degli studi clinici di registrazione del farmaco. Per il raggiungimento del succitato obiettivo, è stato condotto uno studio di farmaco-utilizzo, che ha coinvolto sei centri di Regione Lombardia. Nello specifico, basandosi su database in possesso delle farmacie ospedaliere dei centri coinvolti, sono stati raccolti dati riferiti a pazienti naïve al trattamento, che nel corso del periodo intercorrente tra il 01/01/2016 e il 31/06/2017 hanno ricevuto diagnosi di maculopatia, necessitando, così di iniezioni intravitreali. Si specifica come, dalla data di diagnosi e di prima procedura, i pazienti sono stati osservati per i successivi 24 mesi. I dati di farmaco-utilizzo illustrati nei risultati saranno espressi come media di iniezioni erogate ± standard error. La popolazione così risultante e analizzata, è costituita da 5.527 occhi che, nel corso dell’intervallo temporale di riferimento descritto, hanno ricevuto diagnosi di AMD, DME, RVO, CNV, richiedendo un trattamento intravitreale. Si specifica come la durata del trattamento, non sia stata per tutti gli occhi pari a 24 mesi di osservazione, per presenza di interruzioni e drop-out. Per tale ragione, il dato medio di farmaco-utilizzo è stato stratificato considerando separatamente gli occhi che hanno ricevuto trattamento solo nel corso dei primi dodici mesi dalla data di diagnosi, e gli occhi che, invece, sono stati trattati per tutti i 24 mesi dalla data di diagnosi. Focalizzando l’attenzione sulla patologia AMD, considerando un trattamento di un anno (N = 3.260; 64%), gli occhi hanno ricevuto in media 3,39 ± 0,04 (range: 1-12), 3,54 ± 0,06 (range: 1-8) e 3 iniezioni con ranibizumab, aflibercept e pegaptanib rispettivamente. Considerando un trattamento di due anni (N = 1.798; 36%), gli occhi con AMD hanno ricevuto in media 8,00 ± 0,10 (range: 2-18) e 8,11 ± 0,10 (range: 2-14) iniezioni di ranibizumab o aflibercept. Su 1.210 occhi con diagnosi di DME, il 71% ha ricevuto un trattamento di un anno, con 3,02 ± 0,02 ( range: 1-8), 3,60 ± 0,13 (range: 1-8), 1,43 ± 0,05 (range: 1-5) iniezioni di ranibizumab, aflibercept e desametasone rispettivamente. Considerando gli occhi DME trattati per i 24 mesi dalla data di diagnosi (N = 348; 29%), si riscontra un utilizzo medio pari a 8,05 ± 0,23 (range: 1-17) iniezioni con ranibizumab, 8,12 ± 0,24 (intervallo: 3- 14) iniezioni con aflibercept e 4,59 ± 0,17 (range: 2-11) iniezioni con desametasone. 560 occhi RVO sono stati trattati per 12 mesi dalla data di diagnosi, ricevendo mediamente 3,31 ± 0,11 (range: 1-10), 3,24 ± 0,15 (range: 1-9), 1,47 ± 0,06 (range: 1-7) o 1,67 ± 0,33 (range: 1-2) iniezioni di ranibizumab, aflibercept, desametasone o triamcinolone, rispettivamente. Considerando un trattamento di due anni (N = 197), sono state eseguite 8,67 ± 0,29 (range: 3-15) iniezioni di ranibizumab, 8,51 ± 0,27 (intervallo: 2-15) iniezioni di aflibercept o 3,92 ± 0,21 (range: 2-6) iniezioni di desametasone. Gli occhi con diagnosi di CNV (N = 300) sono stati trattati con ranibizumab e aflibercept, ricevendo rispettivamente 2,08 ± 0,08 (range: 1-8) e 1,83 ± 0,40 (range: 1-3) iniezioni, considerando un trattamento di un anno (N = 244 occhi). 56 occhi sono stati trattati per un orizzonte temporale di 24 mesi, ricevendo 5,52 ± 0,36 (range: 1-6) iniezioni di ranibizumab.