Lo spettro dell'organizzazione in forma d'impresa nel libro del lavoro

/ N. Rondinone. - Torino : Giappichelli editore, 2022. - 305 p. ; 25 cm. - ISBN 978-88-921-2584-1.

In quest'opera, sulla scia di un precedente volume sulla storia evolutiva del concetto di impresa nella codificazione del 1942, l'autore propone una rilettura del sistema delle norme contemplate nella parte generale del Libro del Lavoro sul presupposto principale, confortato da molteplici argomentazioni di diritto positivo, che i conditores vi abbiano impiegato la nozione di «impresa» in modo uniforme quale forma di organizzazione suscettibile di dare luogo a un organismo giuridico. La concezione organicistica dell'impresa, pur condivisa dal più autorevole studioso del diritto commerciale dell'epoca nonché capace di cogliere l'unità del fenomeno economico, sin dagli anni successivi all'entrata in vigore del codice civile, infangata oltre misura dallo stigma corporativo, è stata soppiantata dalla concezione politicamente neutrale dell'impresa come attività (dell'imprenditore); ma ciò non toglie che la prima, quale spettro che ancora alberga nell'edificio codicistico, conservi un significativo valore a fini ermeneutici, sin qui ingiustamente sottostimato. In effetti, solo attraverso tale spettro si riesce a afferrare la policromia della complessa terminologia tecnica riscontrabile nel Libro V, la cui ricostruzione consente di meglio comprendere la portata di non poche disposizioni e di risolvere persuasivamente questioni interpretative controverse quanto rilevanti.

 

SOMMARIO

Capitolo 1. L'inafferrabile «impresa» tra percorsi dottrinali e nomenclatura legislativa
1. Obiettivi dell'opera1
2. Le interpretazioni dell'impresa3
3. Critiche vecchie e nuove alla sistematica del Libro del Lavoro15
4. La difesa dei concetti giuridici di imprenditore e di impresa20
5. Spunti ermeneutici tratti dalla ricostruzione storica26
6. La disciplina rilevante suddivisa per gruppi di norme finalisticamente omogenee30
7. La concezione dell'impresa-organismo nel codice civile tra "faccia" pubblicistica e "faccia" privatistica39
Capitolo 2. Le fattispecie asimmetriche dell'imprenditore e dell'impresa
1. Gli atti componenti l'«attività»43
2. Le attività economiche al fine della produzione o dello scambio di beni o di servizi49
3. (Segue) Rapporti con lo scopo di lucro e con lo scopo di mero godimento56
4. L'organizzazione quale organizzazione interna dei mezzi necessari all'esercizio dell'attività60
5. L'organizzazione del piccolo imprenditore68
6. Organizzazione e professioni intellettuali75
7. La coerenza della professata interpretazione del requisito dell'organizzazione con le normative relative alle attività professionali organizzate 79
8. Il nucleo del requisito della professionalità e la «forma d'impresa»82
9. Impresa vs. singoli affari nell'associazione in partecipazione85
10. La funzione del capitale e i vari livelli dell'organizzazione stabile. Un'impresa per ogni imprenditore92
11. L'altra componente della professionalità. L'impresa strumentale di un ente pubblico96
12. Il potenziale perseguimento di un interesse patrimoniale quale presupposto delle norme sull'«imprenditore»105
Capitolo 3. Tipologie di imprenditori vs. tipologie di imprese
1. Il Capo II del Titolo II del Libro V: a) l'agricoltore come imprenditore. I rapporti fra l'art. 2135 e l'art. 2082 c.c.109
2. (Segue): b) le associazioni agrarie: altre ipotesi di impresa senza imprenditore?116
3. Il Capo III del Titolo II del Libro V: a) imprese cui possono essere coimputate le attività commerciali esercitate120
4. (Segue): b) il perimetro «delle imprese commerciali e delle altre imprese soggette a registrazione». L'esclusione dell'impresa del piccolo imprenditore124
5. (Segue): c) l'impresa commerciale dell'ente pubblico126
6. Sulla qualifica di impresa e/o di imprenditore della società. L'attività economica al fine dello scambio nell'art. 2247 c.c.129
7. La funzione dell'art. 2248 c.c. Le comunioni di impresa133
8. Società, organizzazione e capitale138
9. L'inquadramento delle c.d. "società occasionali"145
10. I distinti rapporti tra società e impresa, e tra società e imprenditore 148
 
11. La configurabilità di altre tipologie di imprese e non di imprenditori nella visione del legislatore del 1942152
12. L'esercizio di attività economico-produttive da parte di associazioni e fondazioni: a) le posizioni degli interpreti156
13. (Segue): b) una differente lettura sistematica164
14. Sulla qualifica di «impresa» del consorzio con attività esterna172
Capitolo 4. L'organizzazione e l'«esercizio dell'impresa»
1. Il significato della locuzione «esercizio dell'impresa»177
2. L'azienda quale componente primaria dell'organizzazione tecnica179
3. I rapporti di lavoro subordinato e le altre componenti dell'organizzazione per l'esercizio dell'impresa185
4. Strumenti e segmenti dell'esercizio dell'impresa: contratti, affari, operazioni190
5. Inizio e fine dell'impresa, dell'esercizio dell'impresa e dell'attività dell'imprenditore192
6. «Gestione» e «direzione» dell'impresa199
7. Gestione e direzione nelle associazioni agrarie e nelle società205
8. L'esercizio dell'impresa commerciale nelle norme relative alla rappresentanza degli ausiliari e alle scritture contabili207
9. L'esercizio dell'impresa commerciale da parte o nell'interesse di soggetti incapaci215
10. Altri casi di esercizio dell'impresa sulla base di un'investitura ex lege 218
Capitolo 5. L'imputazione dell'attività organizzata e il suo esercizio «in comune»
1. Il problema dell'imputazione della qualità di imprenditore nelle fattispecie dell'imprenditore occulto e della società occulta223
2. Le criticità del criterio dell'interesse dal vecchio al nuovo art. 147 1. fall. (e in rapporto all'art. 256 C.c.i.i.)227
3. Il declassamento del criterio della spendita del nome a mero criterio di indirizzo degli effetti giuridici voluti dall'agente233
4. Il duplice criterio di imputazione dell'«attività» e degli effetti eteronomi connessi al suo esercizio236
5. I criteri di imputazione dell'«organizzazione»241
6. La doppia qualifica imprenditoriale nel caso del conferimento di un mandato all'organizzazione e all'esercizio dell'impresa, ovvero nella fattispecie dell'imprenditore occulto246
7. (Segue) La validità della soluzione proposta sul piano del contemperamento degli interessi in gioco249
8. Disposizioni specifiche per l'impresa "propria"252
9. L'attribuzione della qualifica di imprenditore nel caso di esercizio dell'impresa tramite rappresentanti o gestori legali254
10. Il superamento della teoria della rappresentanza organica degli enti259
11. L'esercizio «in comune» di un'attività nell'art. 2247 c,c. L'imputazione indiretta dell'attività delle imprese partecipate261
12. L'imputazione dell'attività e dell'organizzazione nell'associazione in partecipazione nell'impresa e nei contratti agrari associativi267
13. L'esercizio dell'attività organizzata negli altri principali enti di diritto privato268
14. Considerazioni conclusive sull'attualità della concezione di impresa accolta nel codice civile271
Indice bibliografico275