Il carteggio racconta il rapporto tra due persone ben note nei rispettivi campi d’azione. È singolare che due discipline tanto diverse — diritto ecclesiastico e politica monetaria — abbiano favorito una relazione epistolare così intensa e originale, che dimostra un a volta di più l’alta levatura morale e civile di Paolo Baffi e Arturo Carlo Jemolo.
Il loro temperamento, in realtà, era per molti versi simile. Entrambi schivi, sobri e riservati, rigorosi e severi con se stessi,non amavano le luci della ribalta, avevano un forte senso dello Stato; erano attaccati alla famiglia e agli affetti.
Aveva ragione Giovanni Spadolini a sostenere che «il cuori del carteggio avviene tra il 1968 e il 1978, un decennio che si identifica col periddo più tormentato, più ricco di contrasti e di contraddizioni, di ascese e di cadute, dì paurosi arretramenti e di singolari avanzate, della nostra vita nazionale, forse della nostra intera storia nazionale». Dal punto di vista storiografico è certo interessante accostare alla lettura dei testi gli allegati riprodotti dall'Archivio Storico della Banca d’italia (ASBI).
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