1814-2014: gli intellettuali milanesi di fronte alla restaurazione austriaca
Sabato 4 ottobre 2014
ore 10.00
Biblioteca Mario Rostoni
LIUC - Università Cattaneo
L'incontro intende presentare in primo luogo la figura di Giuseppe Pecchio per sottolinearne il valore complessivo, valore che va molto al di là della partecipazione alla tragica vicenda dei gruppi carbonari.
Giuseppe Pecchio appartiene a quella schiera di italiani che si formarono durante gli anni della repubblica Cisalpina e del Regno d'Italia, gli anni "napoleonici", e che al ritorno del dominio austriaco cercarono di mantenere vive le conquiste civili, politiche, sociali e culturali di quel periodo.
"Giuseppe Pecchio può considerarsi il fondatore dell'economia politica risorgimentale. Riprendendo l'eredità di Pietro Custodi, Pecchio popolarizzò il pensiero economico italiano dell'Illuminismo sia in Italia sia in Europa, attualizzandone il significato alla luce delle esigenze del Risorgimento. Lasciò infatti in eredità alle generazioni successive l'idea dell'economia pubblica come "scienza dell’amor patrio". Benchè la sua impalcatura teorica e concettuale rimanesse ancora in parte legata alle idee degli economisti italiani settecenteschi, fu grande ammiratore di Adam Smith e di Thomas R. Malthus, e nei suoi scritti celebrò il modello di sviluppo inglese, difendendolo contro i suoi detrattori." (Maurizio Isabella, Pecchio, Giuseppe in "Il Contributo italiano alla storia del Pensiero – Economia", 2012, Treccani)
InterventiRenato Ruffini Elena Riva |
Carlo Colombo |
Gli insegnanti che vogliono partecipare con le classi possono contattare:
Dott.ssa Laura Ballestra
lballestra@liuc.it
Sarà rilasciato attestato di partecipazione
Giuseppe Pecchio e l'economia
Testi di Giuseppe Pecchio sull'economia
- Storia della economia pubblica in Italia, ossia epilogo critico degli economisti italiani
- L'anno mille ottocento ventisei in Inghilterra
- Saggio storico sull’amministrazione finanziera dell’ex Regno d’Italia