La banca centrale europea : gli aspetti istituzionali della banca centrale della Comunità europea

/ di Alberto Malatesta. - Milano : Giuffrè ©2003. - 265 p. ; 24 cm. - (Studi e pubblicazioni di diritto della LIUC, 1)

Indice

CAPITOLO I - L'ISTITUZIONE DEL SEBC E DELLA BCE NEL QUADRO DELL'ATTUAZIONE DELL'UNIONE ECONOMICA E MONETARIA COMUNITARIA
1. La realizzazione dell'Unione economica e monetaria (UEM) nella Comunità europea3
2. Le disposizioni sull'UEM e il loro inserimento nel contesto comunitario in forme peculiari6
3. La portata delle limitazioni di sovranità degli Stati partecipanti all'UEM10
4. La posizione dei c.d. Stati con deroga e assimilati e l'obiettivo della piena attuazione dell'UEM13
5. L'integrazione differenziata realizzata con l'UEM e i rapporti con la c.d. cooperazione rafforzata17
6. L'istituzionalizzazione dell'unione monetaria: il SEBC e la BCE19
7. Il ruolo fondamentale della BCE: delimitazione e obiettivi del prosieguo dell'indagine22
8. Il rango primario dello "statuto" della BCE e il procedimento di emendamento semplificato25
9. La politica monetaria comunitaria e l'obiettivo della stabilità29
10. Segue: l'obiettivo subordinato del sostegno delle politiche economiche generali32
1l. I compiti "fondamentali" del SEBC e la natura delle competenze ad esso attribuite34
a) la politica monetaria e quella di cambio e la loro esclusività
b) la promozione del regolare funzionamento dei sistemi di pagamento

CAPITOLO II - CARATTERI E NATURA DELLA BCE
PARTE 1 - IL PROCESSO DECISIONALE ED ESECUTIVO
1. Gli organi decisionali della BCE: A) il Consiglio direttivo: composizione competenze e procedura di voto39
2. La natura della partecipazione dei governatori nazionali al Consiglio direttivo42
3. B) Il Comitato esecutivo: la procedura di nomina dei membri e la procedura di voto45
4. Segue.- le competenze del Comitato e la suddivisione dei compiti con il Consiglio direttivo47
5. C) Il Consiglio generale e la partecipazione degli Stati con deroga al SEBC49
6. Le prospettive di modifica istituzionale degli organismi monetari in vista dell'allargamento della Comunità51
a) il Consiglio direttivo
b) il Comitato esecutivo
7. Cenni all'attuazione del diritto comunitario in generale57
8. L'esecuzione dei compiti del SEBC: il c.d. Principio di decentramento di cui all'art. 12.1 prot59
9. Segue: il decentramento: delega di poteri o ripartizione di competenze?62
10. Segue: il decentramento come espressione di un processo esecutivo composito e flessibile64
11. Il modello "quasi federale" dell'integrazione monetaria nel quadro dell'evoluzione dell'ordinamento comunitario67
PARTE 2 - LA BCE NELL'ORDINAMENTO COMUNITARIO
I. La natura giuridica della BCE: l'appartenenza all'ordinamento comunitario73
2. Segue: le analogie con la BEI e l'applicazione alla BCE dei principi e delle norme comunitarie generali76
3. Il principio di indipendenza della BCE: caratteri generali78
4. Segue: profili specifici81
5. La portata e i limiti dell'indipendenza della BCE alla luce del caso OLAF83
6. La compatibilità delle legislazioni nazionali sulle BCN con il trattato e la loro limitata armonizzazione86
7. La posizione giuridica delle BCN all'interno del SEBC89
8.1 rapporti con le istituzioni comunitarie: la partecipazione incrociata alle riunioni della BCE e del Consiglio92
9.1 rapporti della BCE con il Parlamento europeo95
10. li problema della c.d. accountability della BCE alla luce dei caratteri della Comunità98
11 . La limitata trasparenza degli atti della BCE e l'esigenza di una riforma della materia103

CAPITOLO III - IL POTERE NORMATIVO DELLA BCE
PARTE 1 - I CARATTERI GENERALI DELL'ATTIVITA NORMATIVA
1. L'autonomia del potere normativo della BCE nel quadro dell'evoluzione della cooperazione monetaria in sede comunitaria109
2. Gli atti normativi adottabili dalla BCE e l'ampio margine di manovra riservato alla stessa113
3. Il principio di attribuzione delle competenze normative della BCE e la rilevanza del principio di proporzionalità116
4. L'ambito di applicazione territoriale della normativa BCE118
5. La competenza della BCE ad adottare regolamenti120
6. La c.d. legislazione complementare e il potere normativo "integrativo" della BCE122
7. Segue: la procedura per l'adozione della normativa; le differenze con il procedimento generale comunitario e i problemi interpretativi non risolti124
8. Caratteri e disciplina specifica dei regolamenti e delle decisioni della BCE: la delega delle funzioni normative127
9. Segue: motivazione pubblicazione e decisioni comportanti titolo esecutivo129
10. Le raccomandazioni e i pareri: la funzione consultiva della BCE e gli obblighi in materia delle istituzioni comunitarie e degli Stati131
11. Gli indirizzi e le istruzioni della BCE e la natura intersoggettiva delle relazioni tra BCE e BCN135
 
12. Segue: il problema degli effetti nei confronti dei privati139
13.1 Possibili conflitti tra la normativa BCE e la normativa comunitaria derivata: i criteri interpretativi dirimenti142
14. Il potere della BCE di irrogare sanzioni alle "imprese" e la relativa procedura di infrazione145
15. Lo svolgimento della procedura di infrazione e le interrelazioni tra il livello nazionale e quello comunitario149
16. L'applicabilità alla procedura dei principi fondamentali in materia di diritti alla difesa152
PARTE 2 - LE SPECIFICHE BASI GIURIDICE
1. Considerazioni introduttive157
2. L'evoluzione delle operazioni di politica monetaria e il catalogo "aperto" degli strumenti a disposizione del SEBC158
3. Gli atti privatistici della BCE: cenni alle operazioni di mercato aperto161
4. La potestà normativa della BCE in tema di riserve minime (art. 19 prot.)162
5. Gli "altri strumenti di controllo monetario" (art. 20 prot.)165
6. L'emissione delle banconote e la relativa disciplina. Il possibile conflitto tra il potere della BCE e quello del Consiglio UE ex art. 123.4166
7. Segue: il corso legale delle banconote nella Comunità.169
8. Il controllo della BCE sulla coniazione delle monete e le misure di armonizzazione tecnica del Consiglio UE171
9. La promozione dei sistemi di pagamento e di compensazione: l'art. 22 prot172
10. Segue: il potere di adottare regolamenti da parte della BCE in materia: una critica174
11. Il limitato ruolo della BCE nella vigilanza prudenziale sugli enti creditizi e le altre istituzioni finanziarie e le prospettive di riforma in materia176
12. La raccolta di informazioni statistiche180

CAPITOLO IV - IL CONTROLLO GIURISDIZIONALE E 1 REGIMI DI RESPONSABILITA
1. La centralità del controllo giurisdizionale nell'attuazione dell'unione monetaria183
2. Il controllo di legalità previsto dal trattato sugli atti della BCE:185
a) gli atti suscettibili di impugnazione
b) la legittimazione attiva e le difficoltà per i c.d. ricorrenti non privilegiati
c) i motivi di ricorso
3. Il ricorso in annullamento della BCE a tutela delle sue prerogative190
4. Il controllo sulle omissioni delle istituzioni e della BCE193
5. Il ricorso in via pregiudiziale ex art 234 del trattato195
6. Il controllo sull'adempimento da parte delle BCN degli obblighi del trattato e del protocollo197
7. Segue: il problema dell'applicabilità della procedura generale di infrazione prevista dal trattato: in particolare la concorrenza dell'art. 227 del trattato199
8. Segue: i limiti della sentenza ex art. 35.6 prot. e il possibile successivo intervento della Commissione ai sensi dell'art 228.2 del trattato203
9. La responsabilità extracontrattuale della BCE205
10. Segue: e delle BCN. La questione della responsabilità per danni verso i privati207
11. La concorrenza tra giurisdizioni nazionali e Corte di giustizia nelle controversie contrattuali che coinvolgono la BCE211
12. Le controversie tra la BCE e il suo personale213

CAPITOLO V - LE RELAZIONI ESTERNE IN MATERIA MONETARIA
1. L'esercizio della politica monetaria da parte della Comunità e le conseguenze sul piano internazionale217
2. Il ruolo delle banche centrali nelle relazioni monetarie internazionali e i problemi di qualificazione del loro operato: cenni221
3. Il limitato significato dell'affermazione della personalità giuridica della BCE224
4. La cooperazione internazionale della BCE ai sensi dell'art. 6 prot227
5. Segue: e dell'art. 23 prot. in tema di operazioni esterne229
6. La stipulazione dei trattati in materia monetaria: considerazioni generali sull'art. 111 del trattato231
7. L'obbligo di cooperazione degli Stati con deroga o assimilati ex art. 124.2232
8. Gli accordi sui sistemi di tassi di cambio: il ruolo prevalente del Consiglio UE235
9. Segue: i c.d. orientamenti generali e la responsabilità della BCE in assenza di iniziative del Consiglio237
10. La attribuzione di un'ulteriore competenza esterna da parte dell'art. 111.3: gli accordi in materia di regime valutario e monetario239
11. Segue: la natura esclusiva della competenza esterna comunitaria241
12. La procedura per la negoziazione e la conclusione ex art. 111.3 e gli accordi con i c.d. micro Stati243
13. Segue: le differenze con la procedura generale dell'art. 300 del trattato247
14. La partecipazione e la rappresentanza della Comunità nelle organizzazioni internazionali economiche e monetarie: la disciplina del trattato (art. 111.4) e i problemi di coordinamento dovuti all'esistenza di deroghe249
15. In particolare: la rappresentanza della Comunità e le soluzioni "pragmatiche" elaborate dal Consiglio europeo252
16. Le attuali modalità di rappresentanza nel Fondo monetario internazionale e il problema dell'adesione della Comunità allo stesso256
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