Dalla prudenza alla crescita. Perché e come diversificare la previdenza sociale
Michele Tronconi
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Sommario
Ciò che rende conveniente il secondo pilastro finanziato a capitalizzazione, rispetto a quello pubblico a ripartizione, dipende dalla minore sensibilità agli shock demografici. Tale risultato è frutto della diversificazione di portafoglio, che si realizza impiegando il risparmio previdenziale in una molteplicità di titoli con diverse caratteristiche di rendimento e volatilità. Siccome in una fase di crisi dei debiti sovrani ciò che impatta maggiormente sulle attività finanziarie è il cosiddetto rischio paese, la prudenza dei gestori si è tradotta in un ampia diversificazione dei panieri nazionali. In pratica, mentre le pensioni sono essenzialmente un problema locale, la gestione del risparmio previdenziale può trovare soluzioni di tipo globale. Questo ha comportato, però, che l’allocazione del nostro risparmio previdenziale sia finito per quasi due terzi in un impiego estero, mentre il terzo rimasto qui è stato collocato in titoli di stato. La prudenza è stata premiata perché ha permesso di passare indenni le turbolenze finanziarie di questi ultimi anni, ma si è accompagnata ad un lieve difetto. Quello per cui il disaccoppiamento tra origine del risparmio e luogo del suo impiego produttivo, se eccessivo, può trasformarsi in un amplificatore pro-ciclico. La mitigazione di tale difetto passa attraverso la ricerca di modalità d’investimento che permettano ai Fondi Pensione Negoziali di essere, al contempo, prudenti e pazienti, nonché propulsivi. Interpretando, così, pienamente, il ruolo finanziario che è proprio degli investitori istituzionali.
Abstract
This paper talks about multi-pillar pension system in Italy, focusing most on the impact of Pension Funds established by trade unions and employers associations. Minor sensitivity to demographic shocks is what makes funding appealing in respect of public pay-as-you-go scheme. Benefit comes from portfolio diversification, not only in terms of asset class but also in terms of national baskets. If Social Security is properly a local problem its solution can be a global one, because savings can be channeled into investments abroad improving the efficiency of funding. Exactly what happened in Italy in the last six years during which two thirds of the resources accumulated by our occupational Pension Funds were allocated in foreign markets. Caution was rewarded because it allowed to go trough financial turmoil. Nonetheless the strong decoupling between the origin of savings and the place of their investment had some sort of a side effect on national real economy. It operated as a pro-cyclical amplifier. The mitigation of this side effect depends on the way we will reallocate a larger part of our savings in Italian economy using special purpose instruments. Only then our Pension Funds will completely assume the financial role of institutional investors.